Dieci piccoli gialli 3: tornano i “casi” del piccolo grande Ciccio

dieci piccoli gialli 3

Dopo “Dieci piccoli gialli” e “Dieci piccoli gialli 2” arriva in libreria “Dieci piccoli gialli 3”: dalla penna di Carlo Barbieri torna il piccolo Ciccio che, con la sua arguzia, è pronto a risolvere piccoli e grandi enigmi.

 

Non c’è che dire: la penna di Carlo Barbieri è proprio “gialla”! Dopo il romanzo “per grandi” dal titolo Tre uscito lo scorso agosto, è ora la volta di “Dieci piccoli gialli 3” che vede ancora una volta, protagonista assoluto, il piccolo Ciccio e la sua intelligenza analitica che lo conduce sempre alla soluzione degli enigmi.

Accompagnato dal suo nonno complice di marachelle ed avventure, Ciccio, oltre ad essere dotato di una grande intelligenza, è un bambino curioso e impaziente di far parte del mondo dei “grandi”, a molti dei quali dà filo da torcere, soprattutto a coloro che non si comportano bene.

Il libro, rilegato in brossura con bandelle, è edito da Einaudi Ragazzi nella collana “Storie & Rime”, una collana per ragazzi molto curata nei particolari, alcuni dei quali ho decisamente molto apprezzato, come l’ex libris stampato sulla bandella anteriore che, a mio avviso, stimola a considerare il libro come un oggetto da custodire e conservare, oltre ad imparare ad apprezzarne il valore come oggetto “animato” in grado, pur se apparentemente silenzioso, di raccontare una storia che, inevitabilmente, entrerà a far parte della nostra vita.

Se poi proprio non ci affezioniamo al libro e vogliamo disfarcene, sempre sulla stessa bandella ecco un saggio suggerimento: non buttiamo il libro, ma rendiamolo fruibile ad altri bambini: non si riciclano solo le materie prime, ma anche gli oggetti possono avere tante vite, i libri ne possono avere tante quante sono le mani che li sfogliano e gli occhi che li leggono.

I piccoli gialli, consigliati per piccoli lettori da otto anni in su, sono accompagnati, come di consueto, dalle gradevolissime illustrazioni di Chiara Baglioni.

I piccoli gialli di Carlo Barbieri hanno, a mio avviso, colto la chiave giusta per essere accattivanti e educativi allo stesso tempo: le storie brevi non stancano i piccoli lettori la cui fantasia viene stimolata degli enigmi, la soluzione dei quali offre sempre piccole pillole di conoscenza che ampliano l’orizzonte culturale; un’ottima strategia per imparare da giovanissimi ad amare la lettura e l’oggetto libro che, a dispetto della virtualità dei supporti, non smetterà mai di esercitare il proprio fascino.

Benedetta Tintillini

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